ARTICOLI

Cerca

Tecnologia ed ecologia

Può la tecnologia essere una scelta ecologica?

Ci sono marche più green di altre oppure è impossibile fare scelte responsabili in questo ambito?

Oggi vi parlo della mia esperienza nell’acquisto di un nuovo smartphone e di quali siano state le considerazioni che mi hanno portata a scegliere quello “giusto”.

Prologo

Il mio caro iPhone 7 ne ha passate tante.

Sin dal suo acquisto nel maggio 2017 mi ha dato grosse soddisfazioni.

Se il suo predecessore non ha mai subito grossi traumi, lui ha invece superato una cadatua frontale durante il mio ultimo viaggio in Giappone, un primo cambio schermo da un operatore locale, e più recentemente è scampato ad un annegamento, cosa che però ha richiesto un nuovo intervento.

Alla fine lui funzionava, anche se il sensore di prossimità e infine la camera principale sono stati dichiarati deceduti. La batteria ha subìto un ulteriore schock dopo l’avventura sul fiume e necessitava di un supporto durante il giorno, soprattutto quando utilizzato per diverse ore (mi occupo anche di social media per lavoro).

Il difetto della camera principale, poi, ha portato alla decisione finale di acquistarne uno nuovo.

Ci sono smartphone e smartphone

Mi è sempre piaciuta l’interfaccia iOS e con i prodotti Apple mi sono sempre trovata bene.

Il mio MacBook Pro del 2011 mi accompagna tutt’ora nello scrivere questo blog e nell’editare video.

Tuttavia ammetto che gli ultimi iPhone hanno raggiunto prezzi esorbitanti, senza però offrire più quelle unicità che li contraddistinguevano. Sono infatti molti gli smartphone con software Android con camera integrate di maggiore qualità, batteria resistente e con prezzi altamente competitivi.

Intendiamoci. Non sono mica un’esperta, eh, ma alcune ovvietà le ho notate anche io.

Comunque non volevo fare un acquisto dettato solo dalle funzioni e dai prezzi migliori, ma volevo fare anche una scelta responsabile.

Il Fairphone, per esempio, offre una flessibilità alquanto unica, cosa che rende questo smartphone Android un’opzione anche molto ecologica.

Vuoi avere una migliore fotocamera? Nessun problema. Il concept chiave del Fairphone è la possibilità di ordinare eventuali update di scocca e sostituirli a casa propria. E’ uno smarthopne fatto per rimanere e crescere con te, senza bisogno di acquistarne uno nuovo in caso di guasto o anche solo per essere al passo con i tempi.

Tuttavia, dopo aver testato per due settimane (quelle in Sardegna) uno smartphone Android, ovvero il vecchio LG5 del mio fidanzato, sentivo la mancanza delle funzioni Apple, nonostante avessi scaricato interfacce che hanno reso l’esperienza Android simile a quella del competitor.

Ho inoltre fatto ricerca: quali sono gli smartphone più green?

Non voglio farvi una classifica. Non sarebbe la migliore nè aggiungerebbe valore a quello che voglio condividere con voi. In sintesi: ci sono aziende che hanno uno o più modelli smartphone che utilizzano alcune parti prodotte con scarti materiali, altre che donano parte del ricavato ad associazioni che piantano alberi, altre ancora che producono con il supporto di energie rinnovabili e così via.

Tuttavia non c’era dubbio.

La scelta più ecologica è quella del ricondizionato.

Infatti è la produzione stessa di questa tecnolgia a essere il problema, causata da una domanda altissima e sempre in continua ricerca dell’ultima novità. La chiave, ancora una volta e anche in questo caso, siamo noi consumatori.

La media di vita di uno smartphone è di circa 5 anni eppure la maggior parte dei consumatori decide di cambiare il proprio molto prima che si arrivi ad una vera necessità.

Il risultato? Centinaia di milioni di smartphone getteti nell’immondizia ogni anno.

Non ci vergogniamo?

Forse parlo facile. Per fortuna non ho mai avuto il pallino di avere lo smartphone di ultima generazione e, anzi, con il mio iPhone 7 ho anche smesso l’assurdo gioco delle cover.

Dopo che quella ufficiale della Apple si presentava senza più angoli protettivi e sembrava essere stata mangiata da un esercito di roditori, sono passata al Pela Case, una delle prime aziende a proporre cover completamente compostabili di origine vegetale e screen protector plastic free. Il costo è ovviamente maggiore rispetto alle classiche cover, ma in un’ottica di minimalismo, stiamo parlando di una spesa una tantum. I prezzi vanno dai 39$ fino ai 54$.

Scommetto che molti di voi hanno almeno 3 o 4 cover di plastica da 10€ nascoste nei cassetti, magari pure dimenticate.

La mia scelta

“Si, ma alla fine, che hai scelto?”

Scusate, l’ho presa larga, ma volevo spiegarvi il motivo per cui ho optato per un iPhone XS ricondizionato.

Ho paragonato le varie funzioni e proprietà degli ultimi iPhone, così come i prezzi di questi una volta ricondizionati e l’iPhone XS sembrava la scelta migliore per le mie necessità.

Certo, anche ricondizionato, questo smartphone costa più di altri, nuovi, con software Android. Tuttavia, tralasciando ipotesi di cadute serie, so che questo nuovo iPhone starà con me per almeno 4 anni, quindi sono contenta di avere un cellulare che amo utilizzare e che sia in armonia con il mio laptop e il piccolo iPad che uso per leggere.

Anche per il nuovo arrivato ho dovuto acqusitare una cover nuova e mi sono rivolta come sempre alla Pela Case. Questa volta proverò anche il loro liquid screen protector (vi saprò dire come mi trovo), ma vi posso svelare che sono già innamorata della nuova custodia: un inno alle api.

Il mio vecchio iPhone 7 rimane ancora con me, per la mia sim italiana.

E’ funzionante, eccezione fatta per la fotocamera, e può essere sempre utile avere un cellulare in più in caso di necessità. Quello precedente ancora, il 5, verrà invece smaltito con la raccolta differenziata per gli articoli tecnologici.

Ora sono curiosa di sapere qual è il vostro rapporto con la tecnologia.

Avete uno smartphone di ultima generazione? Oppure tenete ancora quello di 4 anni fa?

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *