Li voglio chiamare prodotti “personal care” perché servono a quello: prendersi cura di sé stessi (e non solo della propria immagine riflessa).
Senza ombra di dubbio condividerò in futuro aggiornamenti e liste più consistenti, ma per il momento mi limito ad una top 5. Infatti sono ancora alla ricerca di alcuni prodotti da bagno, ecologici e sostenibili, con cui sostituire i classici. Inoltre, se mi seguite su Instagram, sapete che ho da poco riorganizzato il bagno (il famoso decluttering, seguendo regole by Konmari e The Minimalists) e ho ancora diversi boccette di prodotti convenzionali da finire.
Perché, ricordate,
non c’è cosa meno sostenibile di acquistare la versione ecologica di qualcosa che abbiamo già e che può avere la stessa funzione.
Che splendida premessa, non trovate?
Bene, è ora di iniziare.
1. Nuud
Nuud, il deodorante che mi ha rivoluzionato la quotidianità.
Ho dedicato a questo prodotto un intero articolo, quindi se vi interessa scoprire di più, vi invito a leggerlo.
Eccovi il link: Nuud.
2. Pure Skin Food – Cleansing Oil
Amo il mio nuovo metodo per rimuovere il make-up.
Ho scoperto questo prodotto su eccoverde.ch (questo store online è disponibile anche per il mercato italiano), filtrando la ricerca per boccetti completamente senza o con poca plastica.
Infatti l’olio detergente della Pure Skin Food ha solo il tappo in plastica, il resto è vetro.
Ne basta una goccia o due (a seconda di quanto trucco abbia usato durante il giorno) per eliminare qualsiasi tipologia di make-up: massaggio direttamente sul viso, lasciandomi inebriare dal profumo di lavanda e calendula, risciacquo con acqua tiepida ed elimino i residui con la mia super spugnetta in fibra di bambù (potrei dire che sia il mio 3° prodotto preferito), lavabile in lavatrice e riutilizzabile quasi all’inifinito.
3. Ben & Anna – Dentifricio
Per trovare alternative senza plastica e con ingredienti naturali per la pulizia dei denti ne ho provate diverse. Ho iniziato con le pastiglie Lush, che sinceramente non sono male, ma il piccolo flaconcino (di plastica) deve essere riportato indietro per un corretto smaltimento/riutilizzo interno all’azienda. Inoltre il prodotto al suo interno non durava tantissimo. Della medesima marca ho provato anche il colluttorio, sempre in pastiglia, e ammetto che non è male.
Da quando ho scoperto il sito eccoverde.ch, ho trovato alternative spalmabili.
Il primo dentifricio in vasetto di vetro con spatolina in legno è stato della Georganics al sapore Peppermint. Non tragico, ma concordo con il mio fidanzato “il sapore di menta non è molto forte” e non lasciava la bocca fresca quanto i dentrifrici convenzionali.
L’altra marca presente sullo stesso sito è quella di Ben & Anna, così, una volta terminato il Georganics, l’abbiamo comprato, testato, utilizzato, finito e RICOMPRATO!
I commenti stessi ne parlavano come “dal sapore fresco, di menta” e, in effetti, con lui non rimpiango per nulla i vecchi dentifirici.
Esistono poi i dentifrici in polvere, ma non ho esperienza con questi prodotti e, sinceramente, mi sembrano meno pratici delle pastiglie o delle creme.
4. Spugna Konjac
Nella mia vita precedente da studentessa di giapponese in Giappone avevo scoperto la spugna konjac in loco (2011-2012) e la utilizzavo quasi quotidianamente. Mi piaceva. Era una soluzione semplice e pratica per pulire la pelle dopo essersi struccate. All’epoca non vedevo il lato ecologico di quel piccolo pezzo di fibra vegetale e così, tornata in Italia, me ne dimenticai (a quei tempi poi non era così semplice da trovare nei negozi come oggigiorno).
Comprai addirittura una di quelle spazzole elettriche per la pulizia del viso (simil Clarisonic & Co.). Poi nel mio recente processo di minimalizzazione ed ecologizzazione, mi sono ricordata della spugna konjac e ho deciso di rivendere la spazzola elettrica della Collistar (ovviamente senza testine). Complice il negozio “sfuso” sotto casa, mi sono riimpossessata di una sana e vecchia abitudine 100% naturale, proveniente da una riorsa completamente sostenbile. Inoltre la spugna konjac è leggerissima e pratica, perfetta da portare con sé in viaggio.
La immergo in acqua tiepida e lascio che la spugna si ammorbidisca. Appena dopo aver rimosso il makeup, prima di andare a dormire, o al mattino dopo la sveglia, massaggio delicatamente la spugna su tutto il viso, la risciacquo e la appendo nuovamente di fianco a quello che è il prossimo prodotto “mai più senza” di cui vi parlerò.
5. Pulisci-lingua in rame
Se da una parte non ho ancora trovato l’alternativa ecologica allo spazzolino elettrico (certo, eccezione fatta per quello manuale in bambù che porto con me in viaggio), dall’altra mi rifiutavo di comprare un secondo spazzolino solo per pulire la lingua.
Per aver scoperto il pulisci-lingua in rame, devo ringraziare Irina di Spaziogrigio.com. E’ stata lei a mostrare questo strano arnese, simile al wishbone del pollo (quello che si separe in due e dà diritto ad esprimre un desiderio alla persona che si ritrova in mano il lato più lungo).
Ho scelto il rame come materiale per la sua proprietà naturlmente antibatterica, anche se potete trovarlo anche in acciaio.
Uso il pulisci-lingua tutte le mattine dopo aver lavato i denti. Lo adoro, mi fa sentire completa (ndr. ok, sto appositamente esagerando)… Scherzi a parte, mi trovo bene e mi da una sensazione di pulizia profonda, soprattutto al mattino, dopo aver bevuto il caffè. Leggero, maneggevole e duraturo. Dopo averlo utilizzato, lo risciacquo, lo asciugo e lo metto nel suo astuccio, appeso dietro alla spugna konjac, di fianco al lavandino.
Altro
Potrei inserire ancora un paio di prodotti con cui mi sto trovando bene, ma alcuni rientrano nella cura per i capelli e, finchè non trovo la combo perfetta nella routine per capelli mosso-ricci perfetta, mi astengo da dare consigli.
Il succo di questo post vuole essere che “bastano piccoli gesti nel nostro piccolo” per rendere la quotidianità sempre più green e amica dell’ambiente. Non vi prometto che troverete l’alternativa ecologica al vostro balsamo o crema corpo preferita nel giro di un batti baleno, ma è importante iniziare a cambiare. Cose come comprare i cottonfioc in bambù invece che i classici in plastica dovrebbe venire ormai spontaneo, così come scegliere gli spazzolini manuali fatti del medesimo materiale naturale.
Sono moltissimi i negozi offline e online che offrono prodotti eco-friendly: provate a dare un’occhiata in rete e cominciate a sostituire, pian piano, i prodotti da bagno convenzionali con versioni più sostenibili.
D’altronde, come già detto, anche io ho ancora molti prodotti vecchi da finire prima di comprarne di nuovi, nella versione più ecologica.
Posso dirvi che tra le prossime ricerche ci sono shampoo solidi (non ho ancora trovato quello giusto per me a cui dire “Sì, lo voglio”), mascara e creme/olio corpo. Il tutto, ovviamente e possibilmente, in versione plastic-free e con ingredienti green.
Si accettano consigli! 😉